Hotel Gagarin
Franco Paradiso è un intrallazzatore di professione, abituato a vivere di favori ottenuti da potenti politici e a campare di espedienti. In difficoltà economica, chiede un aiuto a un ministro (con forte accento toscano… Probabile riferimento alla stagione di Renzi e del “giglio magico”, peraltro ormai già lontanissima) che a sua volta ha bisogno di un favore in un’operazione che può servire a entrambi: allestendo una produzione cinematografica in Armenia si può ottenere un milione di euro da fondi europei. Poi si possono sospendere le riprese e sparire con i soldi… Con l’aiuto della spregiudicata Valeria, che conosce bene l’Est europeo, viene allestita una piccola troupe italiana, con sceneggiatore-regista esordiente (in realtà un professore amante del cinema), un macchinista, un fotografo che si può adattare a fare l’operatore e una protagonista presa (letteralmente) dalla strada. Poi in Armenia dovrebbero trovare altri collaboratori, location, comparse… E i soldi in arrivo dall’Italia. Che ovviamente non arriveranno mai